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Il progetto del Professor Paolo Zamboni primo classificato per salire a bordo della prossima missione spaziale…

10 Gennaio 2022
Il progetto del Professor Paolo Zamboni primo classificato per salire a bordo della prossima missione spaziale…

Lo strumento sviluppato nell’ambito del progetto Unife Drain Brain 2.0, si è classificato primo a livello nazionale tra oltre 35 proposte, risultando vincitore del bando per “ricerche e dimostrazioni tecnologiche sulla Stazione Spaziale Internazionale”. Finanziato con circa 450mila euro, Drain Brain 2.0 ha un interesse strategico in ambito spaziale, poiché affronta il tema centrale della salute dell’equipaggio: “I problemi cardiovascolari e neurologici delle/degli astronauti – dovuti all’assenza di gravità e ai fenomeni di adattamento – sono ad oggi il primo ostacolo alla possibilità di prolungare i voli spaziali al di sopra dei sei mesi – spiega Zamboni – lo strumento che abbiamo sviluppato fornirà dati indispensabili per organizzare le necessarie contromisure per la sicurezza degli astronauti  nelle  missioni spaziali. Drain Brain 2.0 è incentrato sull’utilizzo a bordo da parte degli astronauti di uno speciale collarino dotato di sensori di piccolissime dimensioni. Grazie a questo strumento, sarà possibile rilevare i segnali circolatori del cosiddetto asse cuore-cervello, con cui potremo misurare le variabili legate al flusso nella vena giugulare e nell ’arteria carotide sincronizzati con l ’elettrocardiogramma“. Drain Brain 2.0 che trae origine dal precedente e innovativo esperimento Drain Brain, eseguito in orbita nel 2015 dall’astronauta Samantha Cristoforetti, sempre con il coordinamento del professor Zamboni coinvolge in maniera interdisciplinare diversi dipartimenti dell’Ateneo di Ferrara. Accanto al Professor Angelo Taibi del Dipartimento di fisica e scienze della terra, la ricercatrice Erica Menegatti del Dipartimento di Medicina Traslazionale e per la Romagna e il dottorando Giacomo Gadda del Dipartimento di fisica e scienze della terra.

A seguire potete visionare quanto apparso recentemente sul web in merito al progetto in epigrafe: